Incontro sul latino globale all’Università di Siena

Il Latino lingua universale che per secoli ha permesso agli europei di comunicare anche con Cina, Corea, America e Giappone

"Siena Free" 30.01.2019

Come oggi l’inglese, per molti secoli della storia europea il latino è stato lingua sovranazionale, mezzo di comunicazione fra popoli e fra individui, mercanti e politici, intellettuali e scienziati.

Su questo tema si tiene domani e dopodomani, 31 gennaio e 1 febbraio all’Università di Siena, presso il presidio di San Niccolò, il convegno su "Global Latin, testi latini d’America e d’Asia fra Medioevo e prima età moderna", in particolare sulle testimonianze della conoscenza e dell’utilizzo del latino in Cina, Corea e Giappone. Ricerche recenti testimoniano che il latino, per tutto il millennio medievale e per i tre secoli successivi al Rinascimento, è stato occasionalmente lingua di espressione culturale non solo in decine di nazioni europee ma anche in America, Medio Oriente, Estremo Oriente, in parte anche Africa.

Attraverso i resoconti di mercanti, esploratori, missionari, soprattutto francescani e gesuiti, centinaia di diari, trattati, lettere e racconti hanno portato alla Cina conoscenze occidentali che le erano poco conosciute come la geometria o la chimica, l’idraulica o la fisica, allo stesso tempo portando in Europa la cultura, soprattutto morale ma anche geografica, zoologica, medica e botanica di Cina e Giappone. Questo patrimonio immenso comincia a essere oggetto di studi in tutto il mondo e ora anche in Italia, attraverso il progetto digitale Eurasian Latin Archive dell’Università di Siena: dopo la presentazione a Seul un anno fa, l’appuntamento all’Università di Siena riunisce, per iniziativa del Centro di Studi Comparati I Deug-Su, esperti italiani, europei, cinesi, coreani e giapponesi. Il progetto PRIN “Eurasian Latin Archive” è stato cofinanziato dalla Regione Toscana e per la parte elettronica dall'azienda Questit di Siena. Il programma completo del convegno è sul sito web del dipartimento di Filologia delle letterature antiche e moderne dell’Ateneo senese, all’indirizzo https://www.dfclam.unisi.it/it/notizie/31-gennaio-1-febbraio-global-latin-convegno-internazionale-sui-testi-latini-damerica-e-dasia

Il latino? Parlato da Roma fino alla Cina: al San Niccolò un convegno sulla prima lingua universale

Sienanews, 3 febbraio 2019

Come oggi l’inglese, per molti secoli della storia europea il latino è stato lingua sovranazionale, mezzo di comunicazione fra popoli e fra individui, mercanti e politici, intellettuali e scienziati.Su questo tema si tiene all’Università di Siena, al San Niccolò, il convegno su “Global Latin, testi latini d’America e d’Asia fra Medioevo e prima età moderna”, in particolare sulle testimonianze della conoscenza e dell’utilizzo del latino in Cina, Corea e Giappone. Ricerche recenti testimoniano che il latino, per tutto il millennio medievale e per i tre secoli successivi al Rinascimento, è stato occasionalmente lingua di espressione culturale non solo in decine di nazioni europee ma anche in America, Medio Oriente, Estremo Oriente, in parte anche Africa. Attraverso i resoconti di mercanti, esploratori, missionari, soprattutto francescani e gesuiti, centinaia di diari, trattati, lettere e racconti hanno portato alla Cina conoscenze occidentali che le erano poco conosciute come la geometria o la chimica, l’idraulica o la fisica, allo stesso tempo portando in Europa la cultura, soprattutto morale ma anche geografica, zoologica, medica e botanica di Cina e Giappone. Questo patrimonio immenso comincia a essere oggetto di  studi in tutto il mondo e ora anche in Italia, attraverso il progetto digitale Eurasian Latin Archive dell’Università di Siena: dopo la presentazione a Seul un anno fa, l’appuntamento all’Università di Siena riunisce, per iniziativa del Centro di Studi Comparati I Deug-Su, esperti italiani, europei, cinesi, coreani e giapponesi. Il progetto PRIN “Eurasian Latin Archive” è stato cofinanziato dalla Regione Toscana e per la parte elettronica dall’azienda Questit di Siena. 

Quando il latino era come l'inglese ed univa l'Europa all'Oriente

Corriere di Siena, 1 febbraio 2019

Come oggi l'inglese, per molti secoli della storia europea il latino è stato lingua sovranazionale, mezzo di comunicazione fra popoli e fra individui, mercanti e politici, intellettuali e scienziati. Su questo tema si tiene all'Università presso il San Niccolò, il convegno su "Global Latin, testi latini d'America e d'Asia fra Medioevo e prima età moderna", in particolare sulle testimonianze della conoscenza e dell'utilizzo del latino in Cina, Corea e Giappone. L'appuntamento riunisce, per iniziativa del Centro Studi Comprati I Deug-Su, esperti europei, cinesi, coreani e giapponesi.

Incontro sul latino globale all'Università di Siena

il Cittadino online, 30 gennaio 2019

SIENA. Come oggi l’inglese, per molti secoli della storia europea il latino è stato lingua sovranazionale, mezzo di comunicazione fra popoli e fra individui, mercanti e politici, intellettuali e scienziati.

Su questo tema si tiene domani e dopodomani, 31 gennaio e 1 febbraio all’Università di Siena, presso il presidio di San Niccolò, il convegno su “Global Latin, testi latini d’America e d’Asia fra Medioevo e prima età moderna”, in particolare sulle testimonianze della conoscenza e dell’utilizzo del latino in Cina, Corea e Giappone. Ricerche recenti testimoniano che il latino, per tutto il millennio medievale e per i tre secoli successivi al Rinascimento, è stato occasionalmente lingua di espressione culturale non solo in decine di nazioni europee ma anche in America, Medio Oriente, Estremo Oriente, in parte anche Africa. Attraverso i resoconti di mercanti, esploratori, missionari, soprattutto francescani e gesuiti, centinaia di diari, trattati, lettere e racconti hanno portato alla Cina conoscenze occidentali che le erano poco conosciute come la geometria o la chimica, l’idraulica o la fisica, allo stesso tempo portando in Europa la cultura, soprattutto morale ma anche geografica, zoologica, medica e botanica di Cina e Giappone.

Questo patrimonio immenso comincia a essere oggetto di studi in tutto il mondo e ora anche in Italia, attraverso il progetto digitale Eurasian Latin Archive dell’Università di Siena: dopo la presentazione a Seul un anno fa, l’appuntamento all’Università di Siena riunisce, per iniziativa del Centro di Studi Comparati I Deug-Su, esperti italiani, europei, cinesi, coreani e giapponesi. Il progetto PRIN “Eurasian Latin Archive” è stato cofinanziato

dalla Regione Toscana e per la parte elettronica dall’azienda Questit di Siena.

Il latino lingua globale. Convegno al San Niccolò

La Nazione - Siena, 31.01.2019

Incontro sul latino lingua universale all'Università di Siena, oggi e domani presso il presidio San Niccolò. Il convegno proporrà testimonianze della conoscenza e dell'utilizzo del latino in Cina, Corea e Giappone. Nel millennio medievale e per i tre secoli successivi al Rinascimento, il latino è stato lingua di espressione culturale in decine di nazioni europee ma anche in America, Medio Oriente, Estremo Oriente, Africa.

A Siena il latino "globale"

Avvenire, 31 gennaio 2019

Come oggi l'inglese, per molti secoli della storia europea il latino è stato lingua sovranazionale, mezzo di comunicazione fra popoli e fra individui, mercanti e politici, intellettuali e scienziati. Su questo tema s tiene oggi e domani all'Università di Siena, presso il presidio di San Niccolò, il convegno su Global Latin, testi d'America e d'Asia fra Medioevo e prima età moderna", in particolare sulle testimonianze della conoscenza e dell'utilizzo del latino in Cina, Corea e Giappone. Ricerche recenti testimoniano che il latino, per tutto il millennio medievale e per i tre secoli successivi al Rinascimento, è stato occasionalmente lingua di espressione culturale non solo in decine di nazioni europee ma anche in America, Medio Oriente, Estremo Oriente, in parte anche Africa. Attraverso i resoconti dei mercanti, esploratori, missionari, soprattutto francescani e gesuiti, centinaia di diari, trattati, lettere e racconti hanno portato alla Cina conoscenze occidentali che le erano poco conosciute come la geometria o la chimica, l'idraulica o la fisica, allo stesso tempo portando in Europea la cultura, soprattutto morale ma anche geografica, zoologica, medica e botanica di Cina e Giappone. Questo patrimonio immenso comincia a essere oggetto di studi in tutto il mondo e ora anche in Italia, attraverso il progetto digitale Eurasian Latin Archive dell'Università di Siena: dopo la presentazione a Seul un anno fa, l'appuntamento all'Università di Siena riunisce, per iniziativa del Centro di Studi Comparati I Deug-Su, esperti italiani, europei, cinesi, coreani e giapponesi. Il programma completo del convegno è sul sito web del dipartimento di Filologia delle letterature antiche e moderne dell'ateneo senese.